Netanyahu: «Fermeremo il nucleare dell'Iran con o senza Trump»
Il portavoce Peskov: «Un cambio di regime a Teheran sarebbe inaccettabile»Un cambio di regime in Iran sarebbe «inaccettabile» e l'assassinio della Guida suprema del Paese, Ali Khamenei, «aprirebbe il vaso di Pandora»: lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un'intervista a Sky News. La Russia reagirebbe «molto negativamente» se l'ayatollah Khamenei venisse ucciso, ha sottolineato Peskov.
«La situazione è estremamente tesa e pericolosa non solo per la regione, ma a livello globale», ha aggiunto il portavoce, come riporta oggi Sky News sul suo sito web. Queste parole sono una risposta all’ipotesi di intervento Usa nel conflitto, sulla quale Trump continua a non dare punti di riferimento agli osservatori, e alle dichiarazioni del governo di Tel Aviv che aveva annunciato la possibilità di eliminazione diretta dell'ayatollah.
La diretta:
Idf: «Stiamo colpendo infrastrutture militari in Iran»
L'Esercito israeliano «sta colpendo attualmente infrastrutture militari nel centro e nell'ovest dell'Iran»: lo rende noto l'Idf su Telegram.
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Netanyahu: «Fermeremo il nucleare dell'Iran con o senza Trump»
Fermeremo il nucleare dell'Iran con o senza Trump: così il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, in una intervista all'emittente israeliana del circuito Kan. «Il nostro principale obiettivo è fermare il programma nucleare, eliminare la minaccia, mentre il secondo obiettivo è fermare la capacità balistiche dell'Iran. Se Trump vuole partecipare o meno - afferma Netanyahu - è una sua decisione, lui farà ciò che è meglio per gli Stati Uniti. Io farò ciò che è meglio per Israele».
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Iran, migliaia di persone a manifestazioni contro Israele
La Tv di Stato iraniana riporta che migliaia di cittadini hanno partecipato oggi a manifestazioni contro Israele organizzate dallo Stato in diverse città del Paese dopo la preghiera del venerdì.
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Macron a Israele: «Cessi i raid sulle infrastrutture civili in Iran»
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha esortato a Israele a porre fine suoi raid sulle infrastrutture civili iraniane. «Nulla giustifica le bombe sulle infrastrutture energetiche e civili», ha dichiarato dal Salone dell'Aeronautica di Le Bourget. «Penso che bisogna poter riprendere il lavoro politico e diplomatico - ha proseguito - bisogna assolutamente dare priorità al ritorno al negoziato».
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Israele: «L’Iran inganna il mondo, non rinuncerà al nucleare»
«Nulla è cambiato. L'Iran sta ingannando il mondo e sta semplicemente cercando di perdere tempo. Non ha alcuna intenzione di rinunciare al suo programma nucleare, che rappresenta una minaccia esistenziale per Israele e mette in pericolo il mondo intero». Lo scrive su X il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, postando la dichiarazione dell'omologo iraniano Abbas Araghchi secondo cui Teheran non negozierà con gli Stati Uniti finché Israele continuerà gli attacchi sull'Iran.
- IN AGGIORNAMENTO -
(Unioneonline)