TikTok si avvia a entrare nella storia americana come la prima piattaforma online a essere vietata dalla legge. A meno di un intervento dell'ultima ora da parte di Joe Biden, la popolare app usata da 170 milioni di americani si spegne dal 19 gennaio negli Stati Uniti.

Ma lo stop potrebbe essere temporaneo, forse solo di 24 ore: Donald Trump potrebbe infatti sospendere il divieto per 90 giorni già il 20 gennaio, giorno del suo insediamento. Una proroga di 90 giorni è certamente un'opzione che prenderemo in considerazione. Dobbiamo esaminarla. Se deciderò di farlo, lo annuncerò lunedì», ha detto il presidente eletto. Un'estensione di tre mesi è un'ipotesi consentita dalla legge se si verificano specifiche condizioni.

L'app è stata uno dei temi al centro del colloquio che il tycoon ha avuto con il presidente cinese Xi Jinping, e l'amministratore delegato di TikTok sarà alla cerimonia per l'insediamento di Trump in programma. Una presenza che, secondo molti osservatori, è una prova di forza contro l'amministrazione Biden, con la quale il braccio di ferro va avanti da mesi a suon di azioni legali e ricorsi arrivati fino alla Corte Suprema.

I saggi hanno stabilito che la legge può entrare in vigore perché sostenuta dalle «preoccupazioni di sicurezza nazionale relative alle pratiche di raccolta dati di TikTok e alla sua relazione con un avversario straniero». Il timore in sostanza è che i dati degli americani raccolti da TikTok, controllata dalla cinese ByteDance, finiscano in mano al governo di Pechino.

Inizialmente favorevole al divieto previsto dalla legge, Trump nel corso dei mesi ha cambiato posizione schierandosi a favore di un salvataggio della app, risultata determinante nella sua vittoria, soprattutto tra i giovani.

(Unioneonline)

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