Lo Yemen pronto a trasformarsi in un «cimitero» per le forze statunitensi. È la minaccia che arriva da uno dei leader degli Houthi, Ali al-Qahoum, che in un'intervista all'agenzia iraniana Irna, ripresa dal Times of Israel, ha scandito: «Diciamo agli americani che le vostre azioni contro lo Yemen saranno sconfitte e che vi affronteremo con tutta la nostra forza. Dopo questa aggressione, lo Yemen si trasformerà nel cimitero degli americani e questi lasceranno la regione umiliati».

E proprio poche ore dopo la dichiarazione, una nave americana è stata colpita da un missile al largo dello Yemen.

L’imbarcazione "è stata colpita dall'alto da un missile" a sud-est alla città portuale di Aden, nel sud dello Yemen, ha riportato sul proprio sito senza ulteriori dettagli la United Kingdom Maritime Trade Operations, che monitora in traffici nel Mar Rosso.

Un'altra compagnia britannica specializzate in rischi marittimi, la Ambrey, ha precisato come si tratti di un mercantile di proprietà degli Stati Uniti, aggiungendo che un incendio è scoppiato a bordo della nave battente bandiera delle Isole Marshall, ma non ci sono stati feriti e il cargo è ancora in grado di navigare.

Ieri pomeriggio gli Houthi avevano lanciato un razzo verso una nave da guerra Usa in risposta ai raid anglo-americani in Yemen contro le postazioni del movimento filo-iraniano.

Il Qatar, intanto, ha sospeso l'invio di petroliere che trasportano gas naturale liquefatto attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb dopo che gli attacchi aerei guidati dagli Stati Uniti contro obiettivi Houthi nello Yemen hanno sollevato rischi nella via d'acqua. Almeno cinque navi Gnl gestite dal Qatar sono state fermate da venerdì, secondo i dati di tracciamento delle navi compilati da Bloomberg. Una pausa prolungata nelle forniture del secondo fornitore di Gnl in Europa proprio mentre il clima invernale attanaglia il continente.

(Unioneonline/v.l.)

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