Mikhail Gorbaciov avrà funerali di Stato che si svolgeranno a Mosca sabato.

Lo scrive l'agenzia Tass, secondo la quale il Cremlino, nonostante la freddezza mostrata per la morte a 91 anni dell’ultimo segretario del Partito comunista sovietico, avrebbe dato l’ok alla cerimonia.

L’ultimo leader sovietico è scomparso in ospedale “dopo una grave e prolungata malattia”, come scritto in un comunicato emesso in nottata dalla Clinica ospedaliera centrale di Mosca.

All'inizio di marzo, due settimane dopo l’invasione russa in Ucraina, aveva detto secondo quanto riferito dal Premio Nobel per la pace Dmitry Muratov, che lo aveva visitato in clinica, "che bisogna fare quanto possibile per fermare la minaccia di una guerra nucleare".

Il protagonista della distensione con l’Occidente, insieme con le riforme interne all'Urss, era arrivato alla guida dell’Unione sovietica nel 1985: la sua ricerca di migliori relazioni con gli Usa e l'Europa occidentale, e gli accordi per la riduzione dell'arsenale nucleare con il presidente Usa Ronald Reagan, lo avevano reso un idolo dei governi e delle opinioni pubbliche straniere, oltre che fargli ottenere il Premio Nobel per la pace.

Ma in patria non godeva di altrettanta fortuna: per molti russi era l'uomo che proprio con le sue riforme aveva portato al tracollo non solo di un regime repressivo, ma anche di un Paese che proprio sotto l'Urss aveva raggiunto la sua massima potenza e poi si era dissolto per lasciare spazio all'avvento della Russia ultraliberista dell'era Eltsin, quando le condizioni economiche di gran parte della popolazione si erano deteriorate a livelli drammatici e l'economia era finita in mano ad affaristi senza scrupoli e gruppi criminali. Proprio su questo malcontento aveva trovato la sua fortuna l’attuale presidente Vladimir Putin.

LE REAZIONI – In mattinata Putin ha rotto il silenzio con un messaggio di condoglianze alla famiglia. Mikhail Gorbaciov, ha scritto, "ha dovuto affrontare grandi sfide in politica estera, nell'economia e nella sfera sociale, capiva profondamente che le riforme erano necessarie e cercava di proporre le proprie soluzioni a problemi scottanti". "Vorrei sottolineare - aggiunge Putin - anche quella grande attività umanitaria, di beneficenza e illuminismo che Gorbaciov ha condotto in tutti gli ultimi anni. Chiedo di accettare le parole sincere di solidarietà e empatia per la perdita che avete subito".

"Mikhail Gorbaciov ha segnato la storia recente della Russia, dell'Europa, del mondo – ha dichiarato il premier Mario Draghi -. Dopo una vita nel Partito Comunista, ha posto fine con coraggio e determinazione all'esperienza dell'Unione Sovietica e cercato di costruire una nuova stagione di trasparenza, diritti, libertà. Il suo desiderio di pace, la sua opposizione a una visione imperialista della Russia gli sono valsi il Premio Nobel. Sono messaggi quanto mai attuali davanti alla tragedia dell'invasione dell'Ucraina".

(Unioneonline/D)

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