Manuel Mameli, 25 anni di Selargius, è stato ucciso in Ucraina. La conferma è arrivata da fonti informate.

Le informazioni su Mameli, nato nel 2000 a Cagliari, sono state fornite dai suoi commilitoni all’Ambasciata italiana e alla famiglia del giovane, che combatteva contro i russi nella Legione Internazionale, dunque regolarmente arruolato nelle Forze Armate ucraine.

Essendo morto in un’area di combattimento sotto il controllo russo, non è possibile recuperare il suo corpo.

L’attacco sarebbe avvenuto nell’est ucraino, nei pressi di Pokrovsk, Mameli sarebbe stato ucciso da un drone russo e con lui sono morte altre cinque persone, mentre un altro volontario italiano è rimasto ferito.

L’ambasciata italiana a Kiev, in stretto contatto con la Farnesina, sta fornendo tutta l’assistenza possibile ai familiari.

Morto un altro italiano

Oltre a Mameli, si registra un’altra vittima italiana sul campo di battaglia. Lo riporta l’associazione Volontari Internazionali per l’Ucraina. Si tratta di Antonio Omar Dridi, palermitano di 34 anni. Di lui non si avevano notizie da un paio di mesi, era stato dichiarato “missing in action” il 27 marzo: l’associazione, che ha pubblicato una foto su Facebook, invita ad «onorarlo affinché non venga dimenticato».

Antonio Omar Dridi (Facebook)
Antonio Omar Dridi (Facebook)
Antonio Omar Dridi (Facebook)

Noah, sorella di Dridi, in un'intervista rilasciata una settimana fa al Tg1 aveva spiegato che il fratello, classe 1991, di Palermo, viveva all'estero. Era stato in Germania e Austria, dove aveva lavorato come cuoco. «Era uno spirito libero, non ha mai voluto rimanere fermo in un posto» raccontava Noah, quando il fratello risultava ufficialmente ancora disperso.

(Unioneonline)

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