"L'argomentazione che deliberatamente spingiamo per il profitto contenuti che scatenano rabbia nelle persone è profondamente illogica": così Mark Zuckerberg, che proprio da Facebook replica alle accuse mossegli dalla “talpa” Frances Haugen.

"Facciamo soldi con le inserzioni - prosegue Zuckerberg - e gli inserzionisti continuamente ci dicono che non vogliono che i loro annunci siano accostati a contenuti dannosi. Non conosco alcuna azienda tech che voglia realizzare prodotti che rendono le persone più arrabbiate o depresse. Morale, business e incentivi sui prodotti puntano tutti nella direzione opposta".

Non si spengono, dunque, i riflettori su quello che è stato definito il periodo più buio dai tempi di Cambridge Analytica. Dopo il lunedì nero del blackout che ha fatto perdere all'azienda di Menlo Park sei miliardi di dollari, non si spegne l’eco delle accuse dell’ex manager Haugen, chiamata a testimoniare al Congresso. "Sono qui perché credo che i prodotti di Facebook danneggino gli adolescenti, seminino divisioni e indeboliscano la nostra democrazia", ha aperto l’ex manager al Senato Usa, sostenendo di non credere che Facebook sospenderà Instagram Kids, la sua piattaforma per gli utenti adolescenti.

Nell'audizione Haugen ha criticato l'estrema segretezza e la carenza di trasparenza di Facebook ("nessuno al di fuori sa quello che succede all'interno") nonché il funzionamento dei suoi algoritmi. "Non c'è nessuno al momento che possa chiedere conto della responsabilità a Zuckerberg, tranne lui stesso, che ha un controllo sproporzionato su Facebook e le sue politiche detenendo oltre il 55% delle azioni", ha sottolineato l'ex manager.

"Questioni come la sicurezza, il benessere e la salute mentale – la replica di Zuckerberg – sono la nostra priorità”. E quanto ai più piccoli “la realtà è – spiega ancora il Ceo di Facebook – che i giovani usano la tecnologia. Pensiamo a quanti bambini in età scolastica hanno i telefoni. Piuttosto che ignorare questo, le aziende tecnologiche dovrebbero costruire esperienze che soddisfino le loro esigenze tenendole al sicuro”.

(Unioneonline/v.l.)

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