Le forze russe hanno lanciato nella notte attacchi aerei su Kiev ed altre città ucraine, inclusa Odessa, senza però provocare vittime.

Esplosioni sono state udite a Zaporizhzhia, mentre gli allarmi aerei sono risuonati nelle regioni di Chernihiv, Sumy, Poltava, Kharkiv, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk, Odessa e in alcune aree della regione di Kirovograd.

Gli attacchi russi non hanno provocato vittime, fa sapere Kiev. Su Odessa, fa sapere l’Ucraina, sono stati lanciati ben 15 droni, 12 dei quali sono stati distrutti, gli altri tre hanno colpito i dormitori di una scuola senza provocare vittime né feriti.

In particolare, la Russia ha lanciato nella notte 24 droni kamikaze sull'Ucraina, di cui 18 sono stati distrutti: lo ha reso noto l'Aeronautica delle Forze Armate di Kiev.

Ieri la notizia dei due droni (dell’Ucraina, sostiene Mosca, ma Kiev smentisce) che avevano cercato di colpire la residenza di Putin nel Cremlino, ma la Russia ha fatto sapere che le offensive delle ultime ore non sono una risposta al presunto attentato.
«Risponderemo all’attacco quando lo riterremo necessario», ha detto l’Ambasciatore russo negli Usa Anatoly Antonov. «Cosa farebbero gli americani se un drone colpisse la Casa Bianca, il Campidoglio o il Pentagono? La risposta è ovvia per chiunque: la punizione sarebbe dura e inevitabile. La Russia risponderà a questo atto di terrorismo sconsiderato e arrogante. Risponderà quando lo riterrà necessario. Risponderà in base alle valutazioni della minaccia che Kiev ha creato per la leadership del nostro Paese».

«Dopo l’attacco terroristico, non ci sono altre opzioni se non l’eliminazione fisica di Zelensky. Non è nemmeno necessario firmare l’atto di resa incondizionata, anche Hitler non l’ha firmato», ha minacciato il vicepresidente del consiglio di sicurezza russa Dmitri Medvedev.

(Unioneonline/L)

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