Un drone è esploso stamane nelle vicinanze di Kaluga, città russa a circa 180 chilometri da Mosca.

Ne dà notizia il governatore, Vladislav Shapsha, sul suo canale Telegram. Il velivolo, ha precisato Shapsha – citato dall'agenzia di stampa russa Ria Novosti – è esploso ad un'altitudine di 50 metri alle 5 del mattino (alle 3 ora italiana) in una foresta. Secondo alcune dichiarazioni dei residenti, il boato provocato dal velivolo senza pilota sarebbe stato fortissimo. Non si registrano però morti o feriti.

La Russia ha già denunciato – in passato – la presenza di droni ucraini in volo sul suo territorio ma Kiev ha sempre negato.

Episodi simili a quelli di stamattina sono avvenuti lo scorso ottobre, quando un drone è esploso schiantandosi su un aeroporto e – dopo una settimana – un altro è stato abbattuto dalle difese aeree russe nel sud della regione. In entrambi i casi, secondo le autorità locali, non sono stati registrati danni o vittime. 

Nel frattempo a Bakhmut, in territorio ucraino, la battaglia è sempre più feroce e Kiev insiste sulla sua martellante campagna per ottenere altre armi dall'Occidente, in vista di una grande offensiva russa prevista per questo mese. Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov prova a rassicurare i partner promettendo che Kiev «non userà le armi straniere per colpire il territorio russo». Su questo c'è “consenso” con il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha assicurato anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz. E così Kiev torna a invocare i caccia, perché la riluttanza occidentale a consegnarli “costerà più vite” sul terreno.

E anche se il ministro della Difesa si fa voce delle richieste ucraine, la sua poltrona sembra in bilico, almeno secondo quanto riportato dai media. È di oggi la notizia che «non ci saranno cambiamenti ai vertici del ministero della Difesa ucraina questa settimana»: ad affermarlo è, sul suo canale Telegram, David Arakhamia, capo dei parlamentari del partito Servitore del Popolo del presidente Volodymyr Zelensky. Secondo Arakhamia, invece, questa settimana saranno nominati il nuovo ministro dell'Interno e il nuovo capo dell'Sbu, i servizi d'intelligence di Kiev. Ieri lo stesso Arakhamia aveva detto che il capo dei servizi segreti militari Kyrylo Budanov sarebbe stato nominato nuovo ministro della Difesa in sostituzione di Oleksiy Reznikov.

Nel frattempo il presidente ucraino Zelensky potrebbe arrivare a Bruxelles nei prossimi giorni per partecipare di persona a una sessione straordinaria della riunione plenaria dell'Europarlamento. «C'è un invito aperto a Bruxelles per il presidente Volodymyr Zelensky», la conferma del protavoce del Consiglio Ue, Barend Leyts.

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(Unioneonline/v.f.)

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