Meno di un mese alle elezioni presidenziali francesi, che si terranno il 10 aprile, con ballottaggio il 24.

Oggi è stata la giornata della “discesa nell’arena” del presidente uscente Emmanuel Macron, che cerca la riconferma e che i sondaggi danno per favorito, anche grazie al suo impegno diretto per mediare nel conflitto ucraino, che lo hanno visto protagonista di ripetuti colloqui con il leader di Mosca Vladimir Putin. 

Dalla sua candidatura per un secondo mandato all'Eliseo, il 3 marzo scorso, Macron ha fatto una sola uscita pubblica in veste di candidato, il 7 marzo scorso, a Poissy. Ora dai Docks di Aubervilliers, alle porte di Parigi, ha tenuto una conferenza stampa di fronte a oltre 300 giornalisti, illustrando il suo programma elettorale.

Dobbiamo "fare del nostro Paese una nazione più indipendente all'interno di un'Europa più forte", ha detto il numero uno dell’Eliseo, aggiungendo: "Indipendenza non è autarchia, vogliamo restare una nazione aperta, ma ci sono cose che non possiamo delegare ad altri", ha proseguito Macron, esprimendo l'ambizione che la Francia e l'Europa si difendano "meglio" dinanzi alle crisi. E ancora: "Dinanzi al ritorno del tragico - ha proseguito riferendosi alla guerra russa in Ucraina o la pandemia - bisognerà fare scelte a volte storiche per la nostra nazione e per la nostra Europa".

La Francia – ha continuato il presidente francese – “deve potenziare il suo esercito per essere pronta a rispondere a una guerra di alta intensità che può tornare sul nostro continente".

Macron, nel corso della conferenza stampa di presentazione del suo programma elettorale, ha anche detto di puntare alla "piena occupazione" entro cinque anni. Rivolgendosi ai cronisti riuniti ai docks di Aubervilliers, alle porte di Parigi, Macron ha inoltre decantato i risultati realizzati negli ultimi cinque anni sul piano del lavoro, con il più basso livello di disoccupazione "degli ultimi 15 anni".

Secondo le ultime intenzioni di voto, Macron potrebbe ottenere anche il 30% dei consensi al primo turno. Staccati i principali sfidanti nella corsa presidenziale, ovvero Marine Le Pen (Rassemblement National, nel 2017 sconfitta da Macron al ballottaggio), Eric Zemmour (Reconquete), Jean-Luc Mélenchon (La France Insoumise) e Valérie Pécress (Republicains).

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata