I democratici discutono in privato della possibilità di sostituire Joe Biden nel ticket presidenziale dopo la deludente performance nel dibattito con Donald Trump. Lo riportano i media americani, secondo i quali fra le fila democratiche la pressione su Biden per farsi da parte aumenta.

L’entourage del presidente uscente, però, dopo il faccia a faccia, ha ribadito, tramite Biden Seth Schuster, portavoce della campagna, che Biden «non abbandonerà la corsa alle elezioni 2024». Ma i dubbi, restano. 

«Sono molto preoccupato», ammette un esponente democratico del Congresso parlando con il Wall Street Journal, augurandosi che «non sia troppo tardi per sostituirlo».

«I partiti esistono per vincere e l'uomo sul palco con Trump non può vincere. Questo timore aumenterà le richieste affinché si faccia da parte"» ha affermato invece in un colloquio con il New York Times un altro democratico. 

Come già in altre occasioni il presidente in carica, che ha 81 anni, è apparso in difficoltà, poco lucido e quasi affaticato. 

I nomi che circolano per una eventuale sostituzione sono molti. C’è naturalmente Kamala Harris, l’attuale vice di Biden alla Casa Bianca. E poi vengono dati come possibili papabili quattro governatori: Gavin Newsom (California), J.B. Pritzker (Illinois), Andy Beshear (Kentucky) e Gretchen Whitmer (Michigan). 

In molti, infine, vedrebbero come candidata perfetta l’ex first lady Michelle Obama, ma già più volte la consorte dell’ex presidente Barack Obama ha escluso una sua possibile discesa in campo per le presidenziali. 

Per l’eventuale passo indietro di Biden, comunque, il tempo stringe: la candidatura alle presidenziali verrà infatti definitivamente ufficializzata con la convention del Partito Democratico in programma a Chicago in programma dopo Ferragosto. Se Biden rinunciasse alla corsa i delegati dei vari Stati non sarebbero più “costretti” a dargli il loro supporto per un secondo mandato in virtù delle vittorie che ha già riportato durante le primarie nei singoli Stati, ma sarebbero “uncommitted”, ovvero liberi di scegliere chi vogliono

(Unioneonline/l.f.)

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