La temibile variante del Covid XBB 1.5, chiamata anche “Gryphon”, corre negli Usa: gli esperti stimano sia passata nell'ultimo mese dal 4% al 41% dei contagi.

A riportarlo è la Cnn sottolineando che nel Nord est del Paese rappresenta ormai il 75% dei casi.

«Da mesi non vedevamo una variante decollare a quella velocità», ha affermato Pavitra Roychoudhury, direttrice del sequenziamento del Covid-19 al laboratorio di virologia della University of Washington School of Medicine. Questa variante - mettono in guardia virologi ed epidemiologi - potrebbe causare una nuova ondata di Covid negli Stati Uniti

In Italia, intanto, a destare l’attenzione degli esperti è l’aumento di ricoveri per Covid di pazienti che arrivano in ospedale con insufficienza respiratoria o polmonite.

È quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) del 3 gennaio 2023. 

I pazienti ricoverati occupano il 39% di posti letto Covid e l'87% di loro non ha effettuato la dose di richiamo del vaccino negli ultimi sei mesi, nonostante altre patologie e un'età media di 75 anni.

Stabile il dato delle terapie intensive con il 68% dei pazienti ricoverati con conseguenze gravi del virus.

La percentuale dei soggetti non vaccinati in rianimazione resta del 36% e i pazienti hanno un'età media di 71 anni.

«La popolazione dei fragili è sempre meno protetta – spiega il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore - come dimostra l'elevata proporzione di pazienti che non hanno effettuato la dose di richiamo negli ultimi sei mesi e stanno arrivando in ospedale per conseguenze dell'infezione da Covid. Un dato che potrebbe aumentare se non vengono fatte robuste azioni di prevenzione attraverso la vaccinazione, soprattutto da parte dei medici di famiglia».

(Unioneonline/v.l.)

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