Covid, salgono i casi in Russia e Gran Bretagna. L’esperto: “Attenzione alle super-varianti”
La Cina, dopo il focolaio di variante Delta a Nanchino, azzera intanto i contagi a diffusione interna
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Mentre la Cina azzera i contagi da Covid a diffusione interna, a un mese circa dall'accertamento di metà luglio del focolaio di variante Delta emerso all'aeroporto di Nanchino, un ricercatore del politecnico di Zurigo (ETH) mette in guardia dall'imminente arrivo di una nuova "super-variante" del coronavirus.
In un'intervista al SonntagsBlick, l'assistente professore e immunologo Sai Reddy afferma che questa potrebbe provenire da una combinazione di varianti esistenti. "È molto probabile che emerga una nuova variante e che non potremmo più fare affidamento solo sulla vaccinazione”, afferma il ricercatore americano. “Ecco perché dobbiamo prepararci a diverse vaccinazioni per i prossimi anni – prosegue ancora – che saranno continuamente adattate alle nuove varianti”.
Le varianti Beta e Gamma hanno sviluppato mutazioni che consentono loro di sfuggire parzialmente agli anticorpi. La Delta non ha ancora sviluppato tali mutazioni, ma è molto più contagiosa. Se una delle prime due varianti dovesse diventare più contagiosa o se la Delta dovesse sviluppare questa mutazione, allora entreremo in una nuova fase della pandemia, afferma Reddy. "Questo sarà il grosso problema per il prossimo anno”, aggiunto, spiegando come i produttori di vaccini dovranno adattare rapidamente i loro preparati.
RUSSIA – Nel frattempo è ancora emergenza contagi in Russia, dove si è superata quota 170mila morti dall’inizio della pandemia. I contagi registrati nel Paese da 145 milioni di abitanti sono stati finora, secondo di dati dell'università americana Johns Hopkins, oltre 6,65 milioni. Le dosi di vaccino somministrate ammontano a circa 77 milioni.
GRAN BRETAGNA – Contagi in crescita anche nel Regno Unito, che ha registrato ieri 32.058 nuovi casi di coronavirus e 104 decessi provocati dalla malattia. Tra il 15 e il 21 agosto i contagi sono stati 221.888, pari a un incremento del 10,4% rispetto ai sette giorni precedenti. Nello stesso periodo il Covid ha ucciso 699 persone, il 14% inpiù rispetto ai sette giorni precedenti.
(Unioneonline/v.l.)