Mentre lo spettro nucleare viene evocato da giorni a proposito della guerra in Ucraina, dagli Usa arriva l’allarme su “movimenti sospetti” nei siti atomici della Corea del Nord. 

Secondo gli specialisti del think tank californiano “Cns – James Martin Center for Nonproliferation Studies (Cns)”, l’analisi delle immagini satellitari ha mostrato lavori in corso al sito nordcoreano dei test nucleari di Punggye-ri, per la prima volta dalla sua chiusura nel 2018.

"I lavori di costruzione di un edificio e la riparazione di un altro indicano che la Corea del Nord ha preso una decisione sullo stato del sito di test", si legge nel rapporto, secondo cui sono emersi chiari segnali di riapertura. Un rapporto dell'intelligence Usa ha avvertito che il regime di Kim Jong-un potrebbe riprendere i suoi principali esperimenti sugli armamenti di maggior peso già entro la fine dell'anno.

I nove round di lanci di missili del 2022 “potrebbero essere le basi per un ritorno ai test balistici intercontinentali (ICBM) e di ordigni nucleari”, ha affermato di recente la Direzione dell'intelligence nazionale degli Stati Uniti nella sua valutazione annuale delle minacce mondiali.

Il rapporto non menziona Punggye-ri, ma sottolinea che il leader nordcoreano Kim Jong-un è fortemente impegnato nell'espansione dell'arsenale di armi nucleari del Paese.

Il monitoraggio internazionale sul Nord ha puntato l'attenzione anche sul reattore nucleare di Yongbyon che sembra essere pienamente operativo, creando potenziale materiale fissile per nuove armi atomiche. Lunedì, Rafael Grossi, direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, ha affermato che il team di monitoraggio ha individuato attività al reattore da 5 megawatt del complesso a nord di Pyongyang, definendo la mossa "profondamente deplorevole".

(Unioneonline/l.f.)

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