Dopo Malta, anche Dubai e l’isola greca di Ios. Sono centinaia i ragazzi bloccati in albergo con il Covid e che per ora non possono fare ritorno in Italia, tra le proteste dei genitori.

A Dubai sono “prigionieri” circa 300 studenti italiani, vincitori di una vacanza studio organizzata dall’Inps in collaborazione con Accademia Britannica. Inzialmente erano undici i positivi, saliti vertiginosamente a 210 dopo i risultati del doppio tampone. La buona notizia è che non ci sono casi di particolare gravità.

I ragazzi sono assistiti da una task force di medici e paramedici, il viaggio di ritorno previsto ieri è stato annullato.

Ad Ios sono bloccati invece una quindicina di 18enni veneziani che stavano festeggiando la maturità. Saltato il viaggio di ritorno, previsto per due giorni fa. I giovani sono in autoisolamento ma, lamentano i genitori, le autorità greche non avrebbero fornito informazioni né supporto logistico ai figli.

I ragazzi, tutti con almeno una dose di vaccino già fatta, si sono allarmati quando una di loro ha iniziato ad accusare dei sintomi. Cinque di loro sono risultati positivi al tampone, le loro condizioni non sono preoccupanti.

Anche a Corfù è bloccato un gruppo di 15 giovani di Pescara: sei di loro sono risultati positivi al Covid-19. Dopo la visita in ospedale, sono stati messi tutti in quarantena in hotel.

Sono 120 invece i ragazzi bloccati a Malta in quarantena obbligatoria in un Covid hotel. Ci devono restare fino al 22 luglio. Non ricevono un’adeguata assistenza, lamentano le famiglie.

La Farnesina segue i casi e invita "tutti coloro che intendano recarsi all'estero" a "considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario" e che nel caso in cui si risultasse essere positivi al virus "vanno seguite le norme disposte dalle autorità locali". 

(Unioneonline/L)

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