Ancora ore di caos a Kabul, dopo il ritorno al potere dei talebani.

Contrariamente a quanto dichiarato nella loro prima conferenza stampa, i miliziani stanno intensificando la caccia a tutti gli afghani che nel corso degli ultimi vent’anni hanno lavorato e collaborato con la Nato e le forze statunitensi.

I talebani stanno arrestando e minacciando di uccidere o arrestare i membri delle famiglie degli individui presi di mira a meno che non si arrendano: a rischio ci sarebbero soprattutto le persone che avevano posizioni nell'esercito, nella polizia e nelle unità investigative.

Avrebbero inoltre condotto una mappatura anticipata degli individui prima di prendere il controllo di tutte le principali città e starebbero effettuando controlli alla ricerca di individui sospetti anche all'aeroporto della capitale, preso d'assalto da migliaia di afghani che cercano disperatamente di lasciare

Proprio nello scalo sono stati usati gas lacrimogeni per disperdere la folla che tentava l’accesso, dopo che ieri il Pentagono ha annunciato che le operazioni di evacuazione dall'Afghanistan sarebbe state accelerate.

I soldati hanno anche sparato in aria, secondo un funzionario occidentale. Non è chiaro se si tratti di militari americani. 

I PONTI AEREI – Intanto a Fiumicino nella notte sono sbarcati 194 afgani: si tratta del quarto volo arrivato in Italia nell'ambito del ponte aereo predisposto dalla Difesa. Così come avvenuto per l'arrivo di tutti gli altri profughi afghani giunti nei giorni scorsi, dopo lo sbarco ha avuto inizio la procedura di profilassi sanitaria anti Covid-19, che si svolge all'interno del Terminal 5: un'area decentrata rispetto alle altre aerostazioni, sempre sotto stretta sorveglianza dalle forze dell'ordine.

(Unioneonline/F)

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