Bufera contro Recep Tayyip Erdogan.

Per le vacanze estive con la famiglia, il presidente turco si è fatto costruire una nuova residenza extra-lusso sulla costa egea meridionale, a Marmaris.

Una villa da 300 stanze, edificata su un'area grande quanto 130 campi da calcio e costata ai contribuenti turchi tra il 2018 e il 2021 oltre 60 milioni di euro.

Completata nel 2019, la residenza era rimasta avvolta da un alone di mistero. 

La residenza vanta anche una piscina da sogno e una spiaggia con accesso privato al mare, in una delle zone di vacanza più ambite del Paese, oltre che una pista per elicotteri.

Un lusso sfrenato che sembra strizzare l'occhio a un'altra residenza a lungo rimasta segreta, la dacia sul mar Nero del suo "amico" Vladimir Putin.

Tra le stanze dorate del complesso, Erdogan avrebbe ospitato il presidente dell'Azerbaigian, Ilham Aliyev, con cui solo una ventina di giorni fa ha firmato nuovi accordi strategici di cooperazione economica e militare, e il premier albanese Edi Rama, leader politico cruciale per la penetrazione di Ankara nei Balcani.

Nel mirino delle critiche degli oppositori ci sono anzitutto i maxi-costi dell'edificio, in un periodo di gravi difficoltà economiche per il Paese e di pesante svalutazione della lira turca, oltre che l'impatto ambientale della struttura, che si estende su circa 90mila metri quadrati.

In particolare, viene denunciata la massiccia deforestazione di un'area naturale a lungo incontaminata. 

(Unioneonline/F)

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