Anche oggi i missili russi hanno preso di mira obiettivi civili in Ucraina, prima uccidendo secondo Kiev 10 persone in coda per comprare il pane a Chernihiv, vicino al confine bielorusso, poi intensificando i bombardamenti sulle città meridionali, da Mariupol a Odessa, lungo la fascia che collega le zone già sotto il controllo di Mosca in Donbass e Crimea. In serata nuove bombe sono cadute su Kiev sotto coprifuoco, colpendo diverse case (QUI la cronaca del 21esimo giorno di guerra).

Nella città portuale sul mar d'Azov, dove 350mila residenti restano intrappolati senza acqua corrente, cibo e medicine e le vittime civili denunciate dall'amministrazione sono oltre 2.500, i raid hanno colpito un teatro d'arte drammatica convertito in rifugio per "centinaia di persone", tra cui "molti bambini", secondo fonti ucraine. Bombe sono state lanciate anche su una piscina: sotto le macerie, secondo i soccorritori, ci sarebbero donne incinte e bambini. Mosca nega i raid accusando invece la milizia ultranazionalista ucraina del Battaglione Azov di aver distrutto l'edificio. 

A Chernihiv, intanto, sono stati ritrovati sotto le macerie altri cinque corpi, tre erano bambini. Mentre a Kharkiv, secondo centro del Paese vicino al confine russo, tra i primi a finire sotto d'assedio, sono stati colpiti almeno due edifici residenziali e una scuola. Dall'inizio dell'invasione, le vittime sono almeno 500. 

BIDEN: “PUTIN CRIMINALE DI GUERRA” – Il presidente Usa Joe Biden, per la prima volta, ha definito Vladimir Putin "un criminale di guerra". “Sta infliggendo devastazione e orrore, bombardando appartamenti e reparti di maternità", ha detto l'inquilino della Casa Bianca, indignato anche dalle notizie sulle forze russe "che hanno preso in ostaggio centinaia fra medici e pazienti" a Mariupol. "Queste sono atrocità, un oltraggio per il mondo", ha tuonato Biden.

"Le parole di Biden su Putin sono inaccettabili ed imperdonabili", ha affermato il portavoce Dmitry Peskov. "Riteniamo inaccettabile e imperdonabile tale retorica da parte di un capo di Stato le cui bombe hanno ucciso centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo", ha aggiunto Peskov. 

E mentre la Corte penale internazionale ha aperto un'indagine sui presunti crimini di guerra, la Corte internazionale di Giustizia ha chiesto alla Russia di "sospendere immediatamente l'operazione militare avviata il 24 febbraio 2022 sul territorio dell'Ucraina".

ZELENSKY AL CONGRESSO USA – Oggi intanto è stato il giorno dell’atteso intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al Congresso Usa, primo discorso virtuale di un leader nella storia di Capitol Hill: "Ricordatevi Pearl Harbour, ricordatevi l'11 settembre. Siete stati attaccati dal cielo. Il nostro Paese vive l'11 settembre da tre settimane", ha detto il leader ucraino parlando al cuore degli americani in quello che alcuni analisti hanno definito una “lezione di comunicazione”. "Abbiamo bisogno di voi ora, serve una no-fly zone sopra l'Ucraina o ci servono aerei, lo sapete che esistono, ci sono", è stato l'appello di Zelensky che, dopo aver citato Churchill e Shakespeare nel suo discorso al parlamento britannico, ai deputati americani si è rivolto prendendo in prestito le parole di Martin Luther King.

"Voi dite 'I have a dream', a voi posso dire 'I have a need', quello di proteggere i nostri cieli", ha incalzato chiedendo agli Stati Uniti di "fare di più". Infine ha parlato direttamente al presidente americano: "Biden, essere leader del mondo vuol dire essere leader di pace".

Sulla no-fly zone il no occidentale resta unanime, e lo ha confermato anche il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. E così, Biden si è “limitato” ad annunciare lo stanziamento di altri 800 milioni di dollari in aiuti militari che, assieme ai 200 milioni messi a disposizione la settimana scorsa, fanno un totale di un miliardo di dollari per il sostegno alla sicurezza di Kiev, una cifra "senza precedenti", l'ha definita il presidente.

(Unioneonline/D)

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