«Israele cesserà le operazioni a Gaza durante il Ramadan». Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden, precisando che lo stop fa parte delle condizioni previste da un accordo di cessate il fuoco in fase di negoziazione.

«Il Ramadan si avvicina e gli israeliani hanno concordato di non impegnarsi in attività durante il Ramadan, in modo da darci il tempo di liberare tutti gli ostaggi", ha aggiunto Biden in un'intervista sulla rete statunitense Nbc. 

Ma sia Tel Aviv che Hamas precisano che ancora nulla è definito. 

Un funzionario di Hamas ha affermato che i commenti del presidente americano su una tregua a Gaza sono «prematuri» e non corrispondono alla situazione reale sul terreno.

Secondo lo stesso funzionario ci sono «ancora grandi lacune da colmare» nell'accordo prima che venga garantito un cessate il fuoco.

Anche fonti israeliane frenano, sottolineando che «non si capisce su cosa si basi l'ottimismo" del presidente Biden su una possibile tregua.

I colloqui per un nuovo cessate il fuoco però proseguono: una fonte di alto livello ha riferito che la bozza di proposta inviata a Hamas riguarda una tregua di 40 giorni e lo scambio di prigionieri e ostaggi in rapporto di 10 a uno. Hamas dovrebbe liberare circa 40 ostaggi, compresi donne, persone sotto i 19 anni o con più di 50 anni e malati, in cambio di circa 400 detenuti palestinesi. Prevista inoltre la riapertura degli ospedali e dei panifici a Gaza e l'immediato ingresso delle relative attrezzature e carburante. Ai residenti di Gaza, tranne gli uomini in età da combattimento, sarebbe permesso di tornare a casa nelle aree evacuate.

(Unioneonline/l.f.)

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