L'esplosione all'ingresso della trincea, il fumo, le granate, le urla, gli insulti, gli spari tra gli alberi scheggiati e i rami spezzati, sdraiandosi a terra per non farsi colpire.

L’orrore della guerra ripreso in prima persona da un soldato ucraino a Bakhmut: è l'impressionante video diffuso dal battaglione ucraino "Da Vinci Wolves", che mostra la cruda realtà di una guerra di trincea per il controllo della città dell'Ucraina orientale.

Nel video, i soldati di Kiev difendono quella che ormai è conosciuta come la "strada della vita", il collegamento tra Bakhmut e Chasiv Yar. Le immagini provengono dalla telecamera attaccata a un elmetto di uno dei soldati del battaglione, che porta il nome di Dmytro Kotsiubailo, 27 anni, tra i più giovani comandanti dell'esercito ucraino ucciso il 7 marzo vicino a Bakhmut. "Da Vinci" era il suo nome di battaglia.

Nel filmato si vede un soldato, segnale di chiamata "Tihiy", attraversare una terra di nessuno prima di rifugiarsi in una trincea con un gruppo di altri soldati. Qui trova il corpo di un soldato ucraino morto. «Ca**o, uno in più. È morto. Riposa in pace. Sì, fratello, così è la guerra», dice nel video.

Qualche istante dopo si vede una esplosione in trincea, che colpisce il soldato più vicino all'ingresso. «Lekha, stai bene? Lekha, sei vivo?» chiede qualcuno, e il militare colpito alza il pollice in risposta. Presto, i soldati ricevono un messaggio radio che «gli orchi» - così vengono definiti i russi nel video - sono «saltati nelle trincee» ucraine.

I soldati emergono dalla buca e parte un intenso scontro a fuoco, con proiettili di artiglieria che esplodono in più punti. Ad un certo punto, si vede un soldato russo lanciare una granata contro la trincea, e i soldati ucraini rispondono con colpi prolungati. Un combattimento tanto ravvicinato da essere a tiro di voce: «Che succede orchi? È il nostro campo, fottetevi», grida "Tihiy" verso i russi.

Il video è di circa 11 minuti, qui pubblichiamo un estratto: pubblicato sui canali social del battaglione, è diventato subito virale.

(Unioneonline/L)

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