È un bilancio in continuo aggiornamento, che conta 33 morti e 140 feriti, quello del sospetto attacco suicida all’interno di una moschea nella città nord-occidentale di Peshawar, in Pakistan. L'esplosione è avvenuta all'interno delle aree delimitate dalle transenne erette dalla Polizia a protezione del luogo di culto durante la preghiera di metà giornata.

Quanto successo è stato prontamente rivendicato dal Tehrik-e-Taliban Pakistan (TTP), il gruppo dei talebani pachistani. L'azione sarebbe una vendetta per l'uccisione del leader del gruppo Omer Khalid Khorasani, il cui vero nome era Abdul Wali Mohmand, avvenuta nell'agosto 2022. Stando alle dichiarazioni dei talebani, l'attentatore avrebbe usato sette chilogrammi di esplosivo nell'attacco.

«L’esplosione ha coinvolto sia poliziotti che civili», ha fatto sapere in una conferenza stampa Ghulam Ali, governatore del Khyber Pakhtunkhwa, una delle quattro province del Paese.

Alcune persone sono ancora sotto le macerie dell'edificio, molti sopravvissuti sono stati trasportati all’ospedale Lady reading della città. «Abbiamo accolto  più di 100 feriti, 62 dei quali sono attualmente in cura mentre gli altri sono stati dimessi», ha detto Muhammad Asim, portavoce della struttura sanitaria.

(Unioneonline/v.f.)

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