Tre minori feriti e due bimbi uccisi. È quanto l’Iran avrebbe provocato ieri in Pakistan, con «attacchi aerei illegali». Il ministero degli Esteri pakistano afferma di aver convocato il rappresentante iraniano a Islamabad per protestare contro «una violazione ingiustificata del suo spazio aereo». Come annunciato dal dicastero in un comunicato «questa violazione della sovranità del Pakistan è totalmente inaccettabile e può avere gravi conseguenze».

La dichiarazione di Islamabad non specifica dove sia avvenuto l'attacco iraniano, ma diversi account sui social media pakistani hanno riferito di esplosioni nella provincia del Baluchistan, dove i due paesi condividono un confine di quasi mille chilometri. L'agenzia statale iraniana Nour News ha riferito che l'attacco ha distrutto il quartier generale pakistano del gruppo jihadista Jaish al-Adl (Esercito della Giustizia), inserito da Teheran nella sua lista nera di sigle terroristiche. L'iniziativa è maturata dopo che l'Iran ha promosso una controffensiva missilistica contro "quartier generali di spie" e obiettivi "terroristici" in Siria e nella regione autonoma del Kurdistan iracheno. Altra benzina che si aggiunge alle crisi in Medio Oriente, tra il conflitto tra Israele e Hamas a Gaza e gli attacchi dei ribelli filo-palestinesi Huthi nello Yemen contro le navi commerciali in transito nel mar Rosso.

Un episodio, quello denunciato dal Pakistan, che avrebbe dei precedentiTeheran e Islamabad si accusano spesso a vicenda di consentire ai gruppi ribelli di operare dai rispettivi territori per lanciare attacchi, ma è raro che le forze ufficiali dei due paesi intervengano. «Ciò che è ancora più preoccupante è che questo atto illegale è avvenuto nonostante l'esistenza di diversi canali di comunicazione tra Pakistan e Iran», ha aggiunto il ministero. Dalla Cina è arrivato l’invito ai due paesi ad «esercitazione moderazione». Chiediamo ad entrambe le parti – ha sottolineato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, nel corso del briefing quotidiano – di evitare azioni che porterebbero portare a un'escalation della tensione e di lavorare insieme per mantenere la pace e la stabilità». 

© Riproduzione riservata