Almeno dieci morti e 30 dispersi è il tragico bilancio, nello stato Usa del Tennessee, dopo le alluvioni provocate dalle forti piogge e dai venti che hanno distrutto centinaia di case.

L'area più colpita si trova a meno di 100 chilometri a ovest di Nashville, dove è in corso un'imponente operazione per portare soccorso alla popolazione. 

E nel frattempo è timore per la furia dell’uragano Henri in arrivo sopra New York, dove nelle ultime ore è stato sospeso anche il maxi concerto in corso al Central Park.

La folla di decine di migliaia di persone presenti all'evento è stata invitata a lasciare immediatamente il parco e a mettersi al riparo guadagnando l'uscita più vicina. Poco prima dell'inizio del concerto il sindaco Bill de Blasio aveva dichiarato lo stato di emergenza, ma allo stesso tempo dato il via libera alla kermesse. 

L’ALLERTA – Sono circa 42 milioni le persone a rischio con l'arrivo di Henri, in quella che è una delle aree più popolose degli Usa. Mobilitati gli uomini della Guardia Nazionale negli stati del Massachusetts, del Connecticut e di New York.

Erano 30 anni che la regione del New England non veniva investita da un uragano, da quando Bob si abbatté sulle coste di Massachusetts e Connecticut nel 1991, mentre per ricordare un fenomeno meteorologico del genere lungo le coste di Long Island, alle porte della Grande Mela, bisogna risalire all'uragano Gloria del 1985.

(Unioneonline/v.l.)

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