È ancora allarme vicino alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, dove alcune bombe sono cadute, come scrive l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) sul suo sito, a pochi metri di distanza dai reattori.

«Anche se non c'è stato un impatto diretto sui principali sistemi di sicurezza nucleare dell'impianto, i bombardamenti si sono avvicinati pericolosamente ad essi», spiegano dall’agenzia riportando le parole del direttore generale Rafael Grossi.

«Stiamo parlando di metri, non di chilometri» aggiunge ancora Grossi, sottolineando che le esplosioni sono state tra le più intense degli ultimi mesi

Zaporizhzhia è la centrale nucleare più grande d'Europa e da marzo è sotto il controllo russo, sebbene il suo funzionamento resti di responsabilità ucraina con lo staff di Kiev in loco per operare l'impianto. E da marzo, il sito è stato più volte obiettivo di bombardamenti. Ogni volta sono partite puntuali le accuse incrociate, così come è scattato sistematicamente l'allarme nella comunità internazionale che mette in guardia dall'incubo incidente nucleare: pericoloso per tutti oltre che un “passaggio” nell'ambito del conflitto da cui sarebbe anche politicamente difficile tornare indietro.

Ecco allora che l'Aiea torna adesso a mettere in guardia: «Chiunque ci sia dietro, deve fermarsi immediatamente. State giocando con il fuoco», le parole di Rafael Grossi.

In Ucraina l’esercito russo solo nella giornata di ieri ha bombardato l’est del Paese “per 400 volte”, spiega Zelensky. «Le battaglie più feroci – prosegue il presidente – sono in corso nella regione di Donetsk. Nel Sud del Paese stiamo mantenendo la difesa, stiamo distruggendo in modo coerente e calcolato il potenziale degli occupanti».

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(Unioneonline/v.l.)

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