Volodymyr Zelensky teme che i russi facciano esplodere la centrale di Zaporizhzhia: «Anche se la consegnassero – ha detto – siamo sicuri che lo farebbero con delle mine, in modo che in seguito abbiano la possibilità di farla saltare in aria a distanza. Questo è molto pericoloso», ha detto il presidente ucraino.

Intanto un centinaio di dipendenti della centrale che collaborano con i russi hanno lasciato la città occupata di Enerhodar, ha annunciato il sindaco Dmytro Orlov a Ukrainske Radio. Il sindaco afferma che attualmente si trovano nella città di Enerhodar circa 5mila-6mila dipendenti della centrale nucleare che sono ostaggio dell'esercito russo e aggiunge che le autorità di occupazione non permettono loro di lasciare la città, mentre non possono lavorare perché i loro pass sono bloccati se non firmano un contratto con Rosatom.

Kiev continua intanto a rivendicare successi nella sua controffensiva. La viceministra della Difesa Hanna Malyar fa sapere che le forze ucraine hanno liberato in totale più di 37 km quadrati a est e sud del Paese in una settimana: «Nell'ultima settimana, a seguito del miglioramento della posizione operativa (tattica) e dell'allineamento della linea del fronte, l'area liberata è stata aumentata di 9 km quadrati a est. A sud i territori liberati sono aumentati di 28,4 km quadrati. In totale, l'area sgomberata nel sud è di 158,4 km quadrati».

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata