Il governo di Panama ha denunciato in una lettera inviata al segretario generale dell'Onu Antonio Guterres le «minacce» del presidente americano Donald Trump, che nel suo discorso di insediamento ha confermato l’intenzione di «riprendere il controllo» del Canale che collega Atlantico e Pacifico.

Nella lettera, il governo panamense esprime «preoccupazione» per i progetti di Trump e chiede a Guterres di trasmettere la sua posizione ai 15 Paesi membri del Consiglio di sicurezza.

Trump ha definito la gestione del Canale come «regalo insensato» fatto dagli Stati Uniti a Panama e che ora lo stesso Canale è sfruttato dalla Cina. «Il Canale di Panama - ha replicato il presidente panamense, Jose Raul Mulino – appartiene e continuerà ad appartenere a Panama» e «non è stato una concessione o un regalo degli Stati Uniti».

Dal canto proprio, Pechino ha assicurato di «non aver mai interferito» nelle vicende del Canale di Panama. «Concordiamo con il presidente panamense Mulino sul fatto che la sovranità e l'indipendenza di Panama non sono negoziabili e che il canale non è sotto il controllo diretto o indiretto di alcuna grande potenza», ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning.

Anche la Russia chiede che il presidente americano e il governo panamense «rispettino l'attuale regime legale internazionale di questa via d'acqua fondamentale» che deve rimanere «sicura e aperta».

(Unioneonline/l.f.)

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