#AccaddeOggi, 30 giugno 1934: novant’anni fa la “notte dei lunghi coltelli”
Le SS e la Gestapo assassinarono per ordine di Hitler esponenti di spicco del partito nazista: una mattanza che spianò la strada al futuro FührerPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La notte fra il 29 e il 30 giugno 1934, esattamente novant’anni fa, passava alla storia come la “notte dei lunghi coltelli”.
Ricordata in Germania come "Röhm-Putsch" ("il colpo di Stato di Röhm", secondo l'espressione coniata dalla propaganda del regime nazista) o anche come "operazione colibrì", fu una vera e propria epurazione: le SS e la Gestapo assassinarono per ordine di Adolf Hitler diversi esponenti di spicco del partito nazista, una mattanza che spianò la strada al futuro Führer.
Quella notte le SS di Heinrich Himmler fecero irruzione in un albergo di Bad Wiessee, in Baviera, dove era in corso un raduno delle SA, la milizia armata del partito nazionalsocialista, che ha sostenuto e aiutato Hitler nella sua ascesa: il bilancio fu di 200 morti e mille arresti. Tra questi anche il capo delle SA Ernst Röhm, ucciso successivamente in carcere.
Per consolidare il suo regime, per Hitler era fondamentale la neutralità dell'esercito e dei magnati dell'industria, allarmati dalla componente "socialista" del nazionalsocialismo, che era rappresentata appunto dalle camicie brune delle SA di Röhm, in gran parte appartenenti alla classe operaia. Proprio il comandante bavarese voleva fare delle SA la base di un nuovo esercito e porsi a capo del Ministero della Difesa. Un’idea eversiva per Hitler, che stava meditando da tempo di unificare le cariche di presidente e cancelliere in palese violazione della costituzione di Weimar.
Aveva bisogno dell’appoggio dell’esercito, parte del quale non sosteneva l’idea di Röhm. E così in un colpo solo Hitler si ingraziò l’esercito, fece uscire di scena le squadre d’assalto e tolse ogni ostacolo alla sua inesorabile ascesa.
Poche settimane dopo, alla morte del presidente Paul von Hindenburg, si attribuì per legge il titolo di Führer e Cancelliere del Reich, accentrando nelle sue mani i poteri dello Stato e instaurando il sanguinario regime dittatoriale che portò alla devastazione dell’Europa e allo sterminio di milioni di persone.
(Unioneonline/D)