Il 13 novembre 2015 Parigi, la Francia e l’Europa intera piombano nel terrore, quando una serie di attacchi simultanei del terrorismo islamico colpisce al cuore la capitale francese causando 130 morti.

Almeno una decina tra uomini e donne provocano tre esplosioni nei pressi dello stadio, dove è in corso la partita tra Francia e Germania, e sei sparatorie in altrettanti luoghi pubblici della città. La più sanguinosa è quella del teatro Bataclan, in cui perdono la vita 90 persone. Alle 130 vittime si aggiungono circa 400 feriti, di cui quasi un centinaio gravi.

L’autoproclamato Stato Islamico (Isis) rivendica la strage, la più cruenta in territorio francese dalla Seconda Guerra Mondiale, il secondo attacco terroristico più sanguinoso in Europa dopo gli attentati del 2004 a Madrid.

Abdelhamid Abaaoud, mente degli attentati (Ansa)
Abdelhamid Abaaoud, mente degli attentati (Ansa)
Abdelhamid Abaaoud, mente degli attentati (Ansa)

Già a inizio 2015 la Francia è vittima di numerosi, minori, attacchi terroristici di matrice islamica, compiuti da affiliati o sostenitori di Al Qaeda o dell’Isis. Il primo è l’assalto alla redazione di Charlie Hebdo, ma il 13 novembre il terrorismo islamico mostra tutta la sua forza distruttiva.

Minuto di silenzio davanti al Bataclan (Ansa)
Minuto di silenzio davanti al Bataclan (Ansa)
Minuto di silenzio davanti al Bataclan (Ansa)

I terroristi colpiscono al cuore la civiltà occidentale prendendo di mira ristoranti, bar e luoghi di intrattenimento. In particolare il Bataclan, dove seminano il terrore durante un concerto degli Eagles of Death Metal. E per fortuna non riescono ad entrare allo Stade De France, dove tra gli 80mila tifosi c’è anche il presidente Francois Hollande: i kamikaze avrebbero potuto fare una strage.

Tutti i terroristi vengono uccisi dalle forze dell’ordine francesi, tranne uno. Salah Abdeslam riesce a fuggire ma viene catturato dopo pochi mesi a Bruxelles e successivamente condannato all’ergastolo senza condizionale.

Salah Abdeslam (Ansa)
Salah Abdeslam (Ansa)
Salah Abdeslam (Ansa)

(Unioneonline/L)

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