Test raccomandati e gratuiti per le badanti che rientrano dai Paesi extra Ue riprendendo il loro servizio per le famiglie in Veneto.

Lo ha annunciato il presidente della Regione Luca Zaia, il quale ha sottolineato che per usufruire del servizio bisognerà rivolgersi al sistema sanitario regionale, a partire dai medici di base.

"I tamponi - specifica Zaia - verranno fatti in tempo reale. Così vogliamo proteggere gli anziani e i loro famigliari".

Il rientro dai Paesi extra Ue in Italia è possibile a partire dal primo luglio.

Zaia ha anche detto che attualmente in Veneto sono attivi 22 "mini focolai" di coronavirus, spiegando che per focolaio intende due o più casi collegati tra di loro. Sul totale, 13 riguardano famiglie o gruppi di persone, nove sono presenti in strutture per anziani.

Un calo "costante" da fine maggio, quando i focolai censiti erano 132, tra il 25 e il 31 del mese.

L'ultimo rilievo ha fatto emergere due focolai più importanti: uno di sei persone a Feltre (due commessi di EuroBrico, il negozio è stato chiuso, due loro amici e altri due familiari), e uno di oltre una decina di persone di competenza dell'Usl 6 di Padova, partito da una badante rientrata in pullman dalla Moldavia, che ha coinvolto una coppia di connazionali residente nel Padovano e altri otto cittadini moldavi che viaggiavano in pullman con lei, oltre all'anziana per cui la donna presta servizio e sua figlia.

Ed è stato proprio questo focolaio a convincere Zaia a raccomandare i tamponi per le badanti di rientro.

(Unioneonline/L)
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