La ripartenza del nostro Paese dipenderà anche da quanto la scienza sarà in grado di "mappare" la situazione del contagio e gestire l'eventuale ritorno della gente in strada.

Ecco perché il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato una circolare che apre ai "tamponi rapidi" per avere risultati in tempi brevi e il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro ha ventilato la possibilità, di rivedere la politica sulle mascherine, rendendole obbligatorie.

Dei test molecolari veloci, basati sulla rilevazione dei geni virali nelle secrezioni respiratorie, si indicano anche i criteri di priorità per l'esecuzione, a partire ovviamente da pazienti ospedalizzati, operatori sanitari esposti a maggior rischio, soggetti fragili e soggetti con infezione respiratoria ricoverati nelle Rsa.

Inclusi nella circolare anche gli operatori dei servizi pubblici essenziali sintomatici, anche affetti da lieve sintomatologia per decidere l'eventuale sospensione dal lavoro; operatori, anche asintomatici, delle Rsa e altre strutture residenziali per anziani.

Sono comprese anche le persone "a rischio di sviluppare una forma severa della malattia e fragili, come persone anziane con comorbidità quali malattie polmonari, tumori, malattie cerebrovascolari, insufficienza cardiaca, patologie renali".

Inoltre, nelle aree di alta trasmissione del Covid-19, a fronte di un sovraccarico dei laboratori diagnostici, "si può considerare la possibilità di utilizzare laboratori mobili o 'drive-in clinics', consistenti in strutture per il prelievo di campioni attraverso il finestrino aperto dell'automobile su cui permane il paziente", in modo da ridurre il rischio di infezione al personale sanitario o altri pazienti.

(Unioneonline/D)
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