«Ho ringraziato Giorgia Meloni e il governo a cuore aperto, pubblicamente e più volte per l'operazione che ha portato alla mia liberazione. Sono state le mie prime parole. Che brutto provare a sporcare ora la storia di un successo delle istituzioni italiane».

Cecilia Sala risponde a Bruno Vespa, che aveva criticato la sua intervista a Che tempo che fa perché non aveva menzionato il lavoro del governo per liberarla dopo 21 giorni di carcere in Iran.

«Ammiro professionalmente Cecilia Sala – ha scritto su X il giornalista - L'ho premiata come presidente del Guidarello per i suoi reportage in Ucraina. Ho seguito con ansia il suo sequestro. Ma che non abbia sentito il dovere di ringraziare Giorgia Meloni è semplicemente vergognoso».

Il giorno della liberazione, continua «la madre e il compagno di Cecilia (il giornalista Daniele Ranieri, ndr) hanno impedito al padre, quel gentiluomo di Renato Sala che era già nel cortile di via Teulada, di commentare l'evento nei Cinque minuti con il ministro Tajani. A voi il commento».

Poi il ringraziamento a Luciana Litizzetto «per aver salvato l'onorabilità della trasmissione ringraziando Meloni, visto che Sala non l'aveva fatto».

(Unioneonline)

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