Il testo del nuovo decreto dovrebbe essere pronto mercoledì, nelle prossime ore è in programma una riunione del Cts.

Unica concessione a Matteo Salvini e all'ala aperturista del governo, una verifica epidemiologica dei dati a metà aprile per valutare, in caso di allentamento della pressione sulle strutture sanitarie e calo dei contagi, l'allentamento di alcune restrizioni. Non dare per scontato dunque che il regime attuale di misure resti per tutto aprile.

Si pensa in particolare a bar e ristoranti, cui sarebbe consentita la riapertura a pranzo, cinema, teatri e ritoro in classe per gli studenti delle superiori. Un punto di mediazione per le due anime del governo, che per il momento non fa sconti su spostamenti tra Regioni e palestre.

Più di mezza Italia intanto è rossa, il prossimo decreto blinderà lo Stivale bicolore, senza zone gialle (per la bianca nessuno ha i requisiti, la stessa Sardegna nel giro di un paio di settimana è passata da un'incidenza intorno ai 30 casi settimanali ogni 100mila abitanti a quella attuale, che è di 89).

La vera grande novità riguarda il ritorno a scuola, anche in zona rossa, fino alla prima media. Per il resto saranno rinnovate le misure in vigore: cancellazione della zona gialla, niente visite a parenti e amici in zona rossa (eccezion fatta per i giorni dal 3 al 6 aprile), chiusura di bar, ristoranti, palestre, piscine, teatri e musei. Nelle zone arancioni in classe tutti gli studenti fino alla terza media e al 50% quelli delle superiori.

Quanto alle seconde case, si potranno sempre raggiungere anche in zona rossa, purché siano di proprietà o con un affitto precedente al 14 gennaio e non vi siano ordinanze dei presidenti di Regione (come nell'Isola) che ne vietano l'uso ai non residenti.

Nel decreto ci sarà anche l'obbligo vaccinale per il personale sanitario a contatto con i pazienti e lo scudo penale, salvo casi di colpa grave, per i medici che somministrano i vaccini.

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata