“Un po’ la Franzoni la capisco”: tazza choc come idea regalo per la festa della mamma, è bufera
Gli utenti social si dividono: black humor come dicono alcuni o idea di cui vergognarsi come sostengono altri?Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Black humor che ha fatto molto discutere. Scoppiano le polemiche sulla tazza postata su Instagram dal duo barese “Piattini Davanguardia”.
Per la festa della mamma Annagina Totaro e Andrea hanno creato una tazza regalo bianca (costo 25 euro) con una scritta su quattro righe: «Un po’ la Franzoni la capisco».
Il riferimento, chiaro, è ad Annamaria Franzoni, condannata per aver ucciso a Cogne il figlioletto di tre anni fracassandogli la testa con un mestolo.
Apriti cielo, la pagina social è stata sommersa dalle polemiche, ma i due protagonisti si difendono.
«Qui nessuno scherza o fa ironia su una tragedia, si tratta di una riflessione», spiega Annagina Totaro. «Avere una crisi d’ira nei confronti di un figlio è lecito, così come tante mamme si sono trovate nella situazione di aver pensato “io lo uccido”. Noi un po’ la Franzoni la capiamo ma non giustifichiamo quello che ha fatto. Qui nessuno vuole incitare nessuno a uccidere esseri umani».
«La tazza - spiegano ancora i titolari – è in commercio già da un po’, non si tratta di ironia ma di black humor, una cosa che contraddistingue questa pagina. Sul sito è in vendita anche la coppia di tazze Rosa e Olindo».
Ancora: «Non vogliamo mettere in risalto l’omicidio, ma un atteggiamento psicologico che è quello di perdere le staffe con un figlio. Mi spiego: mio figlio piange ininterrottamente, sono esaurita, ho un pensiero che mi passa per la testa. “Un po’ la Franzoni la capisco” nel senso che capiamo l’atteggiamento, non stiamo giustificando l’atto».
Ma per molti utenti «la toppa è peggio del buco», e in molti chiedono di togliere subito «questo schifo» invece di dare spiegazioni. Ancora: «Vi seguo da sempre con grande entusiasmo, ma questa proprio no, è terribile, non vi seguirò più». «Irrispettoso nei confronti di un bambino che ha perso la vita, vergognatevi», «Ma come si fa a fare ironia in questo modo».
Qualcuno che difende lo slogan c’è: «Imparate il blcak humor e fatevi una risata», «Questa è una frase che dico sempre anche io».
(Unioneonline/L)