Secondo il giudice per le indagini preliminari di Pavia Maria Cristina Lapi, l'assessore alla Sicurezza di Voghera, Massimo Adriatici, che martedì sera durante una colluttazione ha ucciso con un colpo di pistola Youns El Bossettaoui, 38enne di nazionalità marocchina, deve rimanere ai domiciliari dal momento che è necessaria una "misura che limiti provvisoriamente ma fortemente la libertà di circolazione in capo a un soggetto che, per sua stessa ammissione, ha dichiarato di non essere in grado di gestire una situazione come quella avvenuta, senza gravissimi rischi per la collettività". 

Nelle ultime ore l’esponente della Lega è stato portato in un luogo segreto a seguito della richiesta avanzata dalla difesa in quanto su alcuni social sono apparse immagini della sua abitazione.

"La grave sproporzione tra azione e aggressione subita - ha aggiunto il gip - va valutata considerando le qualità professionali di Adriatici" dalle quali "deriva un'aspettativa comportamentale proporzionalmente inversa rispetto alla condotta tenuta".

Ciò comporta "un giudizio negativo di personalità e di rimproverabilità specifica nel governo di situazioni di pericolo, neppure eccezionale, che non può non condurre a un'attenuazione radicale della fiducia che la collettività deve poter riporre nel comportamento di ciascun consociato quindi anche del prevenuto, nell'ottica della dovuta salvaguardia di beni giuridici superiori".

"A ciò si aggiunge - ha annotato ancora il giudice - l'abitudine, riferita dallo stesso Adriatici, di passeggiare con in tasca o nella fondina una pistola con il colpo in canna e priva di sicura che evidenzia certamente una consuetudine comportamentale che è alla base della condotta oggi oggetto di valutazione (essendo evidente che, se l'avesse rimossa all'atto dello sparo, il titolo muterebbe indubbiamente da colposo a doloso)".

(Unioneonline/F)

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