Bruciati in un termovalorizzatore alla periferia di Torino.

Questa la fine che hanno fatto tutti gli oggetti lasciati a terra nella tragica serata di piazza San Carlo, quando durante la finale di Champions League, per motivi ancora da appurare, si scatenò la ressa nella folla causando una vittima a 1500 feriti.

Scarpe, felpe, zaini, sciarpe, lasciati a terra tra i cocci e il sangue.

Tutti oggetti rimasti per mesi nei depositi allestiti appositamente nel capoluogo piemontese, in attesa che i legittimi proprietari li andassero a recuperare.

In pochi, pochissimi, si sono fatti vivi.

Solo il 30% delle migliaia di oggetti è stato recuperato dai legittimi proprietari.

Forse perché evocano ricordi troppo brutti, richiamano alla memoria un passato che non si vuole rivivere. Meglio lasciarli bruciare.

(Unioneonline/L)

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