"Come gli sportivi fanno la visita medica per verificare la loro condizione fisixa, così lo studio richiede lucidità e padronanza delle proprie capacità percettive e cognitive".

Con questa motivazione l'assessore all'Istruzione della Regione Veneto, Elena Donazzan, ha lanciato - ospite della trasmissione "Radio Padova" - la proposta di un test antidroga di massa per tutti gli studenti veneti.

La Donazzan si è detta "preoccupata" per il "dilagare" del consume di droghe nelle scuole.

"Ogni giorno assistiamo a segnalazioni - attacca - ragazzi e adolescenti ormai vanno a scuola portando nello zaino la canna di hashish o marijuana al posto della merenda, se non proprio altre droghe".

"Gli esiti dei test - aggiunge l'assessore - dovrebbero essere valutati anche ai fini del voto in condotta, arrivando, se necessario, anche alla bocciatura".

Le associazioni studentesche hanno definito l'idea "un'azione invasiva e repressiva perpetrata all'interno di un'aula scolastica". Inoltre, aggiungono, "equipara, sbagliando, marijuana ed eroina, lasciando di fatto intendere ai ragazzi che una vale l'altra". E, per finire, "la scuola è un luogo educativo, culturale, che c'entrano i cani e i test antidroga?".

(Unioneonline/L)
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