"Il rischio attentati in territorio italiano viene da lupi solitari, da elementi autoradicalizzati che autonomamente decidono di sviluppare la loro azione terroristica". Queste le parole del prefetto Alessandro Pansa, direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), presentando a palazzo Chigi la sua relazione sul terrorismo internazionale relativa al 2016.

"Per quanto riguarda il fenomeno migratorio - continua Pansa - non c'è nessuna connessione con una strategia jihadista che voglia utilizzare i migranti per infiltrare e inviare terroristi in Italia, ma rimane un rischio potenziale e la guardia è sempre alta".

Un focus più approfondito è stato poi dedicato al rischio attentati in Europa, che è "elevato - dice ancora Pansa - come testimoniato non solo dagli attacchi che si sono effettivamente verificati lo scorso anno, ma anche dalle numerose pianificazioni sventate o fallite e dall'utilizzo di donne e adolescenti".

Si sottolinea inoltre il pericolo di attacchi chimico-batteriologici da parte dell'Isis, elemento che è "all'attenzione di tutte le intelligence, anche se le capacità dei terroristi paiono limitate a una produzione artigianale dell'agente vescicante".

Il premier Gentiloni, dal canto suo, nel presentare la relazione, ha detto che "il 2017 potrebbe essere l'anno della sconfitta militare dell'Isis, ma la minaccia jihadista non sarà cancellata da un'auspicabile vittoria in Siria e Iraq".
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