Continuano gli scontri per il gasdotto che sta realizzando il consorzio Tap, la Trans Adriatic Pipeline, nel Salento.

La notte scorsa si sono verificati dei disordini davanti al cantiere di San Foca di Melendugno (in provincia di Lecce) durante lo spostamento degli ultimi 43 ulivi.

Diversi manifestanti si sono posizionati lungo la strada battuta dai camion per il trasporto.

Stando alle prime informazioni, la polizia, in tenuta antisommossa, avrebbe caricato quattro volte per sgomberare le strade: qualcuno sarebbe rimasto leggermente ferito.

IL SINDACO: "SONO SCONCERTATO" - "In piena stagione turistica - ha scritto stanotte il sindaco di Melendugno Marco Potì, da sempre contrario all'opera insieme agli altri enti locali, Comuni del Salento e Regione Puglia - la Tap decide di violare quanto riportato nell'autorizzazione unica in suo possesso. Le attività sono sospese da giugno a settembre".

"Sono sconcertato - conclude - dallo spiegamento di forze dell'ordine italiane per spostare 43 alberi, già sacrificati tanto tempo fa, senza motivo, senza autorizzazioni successive, senza nessun buon senso. I cittadini manifestano il loro totale dissenso. Melendugno e San Foca isolate completamente dal resto d'Italia. Fermatevi".

(Redazione Online/D)

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