I militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Milano hanno arrestato un funzionario pubblico di Milano con le accuse di corruzione e di accesso abusivo a sistemi informatici della Pubblica amministrazione. l'operazione fa seguito agli arresti del giugno, ottobre e dicembre del 2008 e del 30 marzo scorso, quando le Fiamme gialle avevano arrestato sei funzionari pubblici, quattro commercialisti, un imprenditore ed un'investigatrice privata. Le indagini, coordinate dal Pubblico Ministero della Procura di Milano, Paola Pirotta, hanno messo in luce vari episodi di corruzione, costituiti da indebiti sgravi di cartelle esattoriali effettuati dall'arrestato a suoi conoscenti ed a clienti di uno studio contabile milanese in cambio di denaro. L'arrestato risulta, di fatto, titolare dello studio contabile e da cui avrebbe anche ricevuto onorari in nero. Per fare tutto ciò avrebbe effettuato accessi abusivi al sistema informatico dell'Anagrafe Tributaria, con finalità ben diverse da quelle istituzionali. L'inchiesta, condotta da circa un anno, è svolta in collaborazione con il servizio Audit della Direzione Regionale delle Entrate della Lombardia.

PAOLO MALDINI INTECETTATO. Anche l'ex capitano del Milan, Paolo Maldini, risulta tra le persone che avrebbero chiesto accessi abusivi all'Anagrafe Tributaria al funzionario arrestato dai militari della Guardia di finanza di Milano per corruzione. Il suo nome compare, infatti, nell'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti del funzionario. In un'intercettazione telefonica del 26 gennaio scorso, nell'ambito dell'inchiesta del pm Paola Pirotta sulla corruzione e l'accesso abusivo a sistemi informatici della Pubblica amministrazione, Paolo Maldini parla con Luciano Bressi, funzionario dell'Agenzie delle entrate finito in manette, chiedendo a lui di fare una verifica fiscale nell'ambito di un'operazione immobiliare in Toscana. "Volevo fare una piccola... - dice Maldini al telefono - verificare su su su Alessandro eh... Come si può fare (...) Su di lui si può fare una verifica eh... fiscale su di lui... Nel senso se ha avuto problemi con la giustizia ad esempio eh .. Oppure se ha avuto problemi con il fisco".

IL GIUDICE SULLA POSIZIONE DI MALDINI. Nell'ordinanza con cui il gip di Milano Gloria Gambitta, su richiesta del pm Paola Pirotta, ordina l'arresto per il funzionario, il giudice spiega che il caso di Paolo Maldini "è molto simile a quello che ha visto il coinvolgimento del dipendente di Milano 1 Lomuti Giuseppe e il giornalista De Zan Davide". Lomuti, dipendente dell'Agenzia delle Entrate, fu arrestato un anno fa con l'accusa, tra l'altro, di aver fornito al giornalista sportivo di Mediaset Davide De Zan informazioni abusive sul trattamento economico riservato a Sandro Piccinini e Paolo Ziliani, altri giornalisti sportivi Mediaset. De Zan risulta indagato nell'ambito dell'inchiesta. Il giudice inserisce l'iniziativa dell'ex capitano del Milan nella "costituzione di una nuova società operante nel settore edile-immobiliare" di cui l'ex calciatore voleva entrare a far parte. Maldini, stando al gip, spiega inoltre, nella telefonata, che intende svolgere "accertamenti di giustizia" ("giustizia posso chiederla a qualcun altro" dice Maldini in una intercettazione). Una "circostanza" che, annota il giudice, sarà "oggetto di accertamenti". Parole che potrebbero costituire un preludio all'iscrizione di Maldini nel registro degli indagati.

NO COMMENT DI MALDINI. Nessun commento da parte di Paolo Maldini sull'inchiesta della Procura di Milano che ha portato oggi all'arresto di un funzionario dell'Agenzia delle entrate a cui l'ex capitano del Milan avrebbe chiesto una verifica abusiva all'anagrafe tributaria. Maldini è in vacanza a Miami ed è stato informato dai familiari e dalla stessa società rossonera che il suo nome compare nell'inchiesta, ma non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Maldini ha chiuso quest'anno la sua carriera da calciatore e sta ora valutando la possibilità di lavorare con Carlo Ancelotti al Chelsea. Non si sa al momento quando rientrerà in Italia.
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