Quattromila euro di multa per aver chiesto a un'amica di sostituirla, mentre accudiva la madre moribonda.

Il motivo? "Lavoro in nero".

È l'incredibile vicenda, raccontata da Libero, che ha avuto come protagonista un'edicolante 30enne di Gambettola, in provincia di Forlì.

Secondo quanto riferito, la donna è stata avvisata delle condizioni di sua madre, colpita da un malore.

Quindi, per correre a casa ma non essere costretta a chiudere l'edicola, con tutti i disagi per i clienti abituali e non, ha invitato una conoscente a prendere il suo posto.

In ospedale le condizioni della madre della 30enne si sono aggravate e la donna è morta.

Nel frattempo, all'edicola è arrivato un accertamento. L'amica ha provato a spiegare come stessero le cose, ma la Guardia di Finanza avrebbe proceduto comunque. Risultato: alla titolare è stata inflitta la sanzione salata per aver messo a lavorare una persona senza contratto.

"Non volevo chiudere l'edicola e creare disagi ai clienti - ha raccontato la diretta interessata - così ho chiamato un'amica per raggiungere mia madre a casa. L'hanno beccata mentre riceveva soldi per un quotidiano e l'hanno considerato lavoro nero. Ci hanno mandato tutte e due in caserma, ho spiegato le mie ragioni e per tutta risposta loro mi hanno detto di fare ricorso".

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata