Strage a Sassuolo: donna di origine sarda uccisa dal compagno assieme ai figlioletti
Elisa Mulas e i suoi due bimbi di 2 e 5 anni ammazzati a coltellate da un 38enne tunisino, che poi si è tolto la vita. Tra le vittime anche la nonna. Scampa solo la figlia maggiore che era a scuola
La Polizia sul luogo della strage. Nel riquadro Elisa Mulas (da Facebook)
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Un uomo di 38 anni – Nabil Dhahri – ha ucciso la compagna di 43 – Elisa Mulas, di origine sarda – la suocera di 64 e i figli di 5 e 2 anni e poi si è tolto la vita. È successo a Sassuolo, in provincia di Modena.
I corpi senza vita di tutti componenti della famiglia sono stati ritrovati all’interno di un’abitazione di via Manin. Gli omicidi sarebbero stati compiuti a colpi di coltello.
Sul posto la polizia e i carabinieri che hanno avviato le indagini per ricostruire i contorni della sconvolgente tragedia. In azione anche la Scientifica, per i rilievi nell’appartamento.
L'omicida, di origine tunisina ma da anni residente in Italia, lavorava in supermarket della cittadina emiliana. Elisa Mulas, invece, faceva lavori di pulizia. I due bambini uccisi erano nati dalla loro unione, mentre la donna aveva un’altra figlia di 11 anni, nata da una precedente relazione. Quest’ultima è scampata alla strage perché si trovava a scuola.
Proprio dalla scuola sarebbe partito l’allarme: nessuno infatti si è presentato all’uscita a prendere la ragazzina e questo ha insospettito il personale scolastico. Sono quindi partite le prime telefonate, andate a vuoto. Poi sono state allertate le forze dell’ordine, che si sono presentate in via Manin facendo l’orribile e drammatica scoperta dei cinque cadaveri all’interno dell’abitazione.
Come detto, gli inquirenti hanno dato il via agli accertamenti per cercare di capire cosa abbia potuto innescare la furia omicida dell’uomo.
Secondo alcune indiscrezioni, la relazione con la convivente era al capolinea e lui, non rassegnato, avrebbe iniziato a minacciarla.
(Unioneonline/l.f.)