Una nuova assoluzione per Fabrizio Corona. La sentenza emessa dal giudice della prima sezione penale di Milano ha ritenuto l’ex re dei paparazzi non colpevole, in quanto “il fatto non sussiste”, in relazione alle accuse di omessa dichiarazione dei redditi per la vicenda dei 2,6 milioni di euro in contanti che nel 2016 erano stati ritrovati in parte in un controsoffitto dell'amica e collaboratrice Francesca Persi e in parte in cassette di sicurezza in Austria.

Nel corso del processo, l'avvocato di Corona, Ivano Chiesa, aveva depositato una serie di documenti per dimostrare che su quei soldi c'era già stato all'epoca "l'adempimento del debito tributario da parte di Atena", la società e agenzia pubblicitaria del suo assistito. Il denaro, dopo un sequestro nelle indagini, era stato restituito proprio ad Atena.

Nel procedimento era stato contestato che quella società fosse "mero schermo" dell'attività imprenditoriale di Corona e a lui come persona fisica veniva imputato di non aver versato le imposte, evadendo il Fisco tra il 2014 e il 2016.

"Siamo contenti - ha detto il difensore - perché ogni tanto le cose vanno come devono andare, quando gli elementi sono a favore dell'imputato: Corona non doveva pagare come persone fisica e noi lo abbiamo dimostrato coi documenti e coi testimoni".

(Unioneonline/s.s.)

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