Soccorso alpino sardo in Abruzzo: portate a valle le ultime vittime dell'Hotel Rigopiano
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E' operativa in Abruzzo nelle zone colpite dal terremoto e dalle violente nevicate dei giorni scorsi una delegazione di sei tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna.
Fatta base a Penne è di supporto alle operazioni di soccorso nell’Hotel Rigopiano.
Raccontano così la loro prima giornata di lavoro:
"Alle 18.30 ci comunicano che mezz’ora dopo avremmo cenato, per poi alle 20 prendere la navetta che ci avrebbe portato alla volta di quel che resta dell’Hotel Rigopiano.
In 50 minuti ci ritroviamo sul posto. Procediamo a dividerci i compiti rapidamente e 3 tecnici rimangono al cancelletto Artva (procedura di verifica sul funzionamento del dispositivo).
Il resto della squadra si imbarca dunque su un mezzo cingolato dei vigili del fuoco ci porta davanti ai resti dell’Hotel Rigopiano.
Le vedette si portano immediatamente sulle loro postazioni e noi ci ritroviamo sotto gli occhi un paesaggio apocalittico, di quelli a cui non riesci a credere nemmeno vedendoli, e ci colpisce il pensiero che se questo è quello che si vede di notte chissà cosa deve essere di giorno.
Non facciamo in tempo ad assimilare questi pensieri che già siamo a lavoro, determinati e concentrati: dopo aver raccolto le dovute informazioni, calziamo i ramponi e subito arriva una richiesta di aiuto da parte dei Carabinieri, un aiuto che i soccorritori non vorrebbero mai dover dare, ma purtroppo capita spesso.
Così, insieme, portiamo a valle due salme ritrovate due ore prima, per imbarcarle sul mezzo che le porterà all’ingresso di quello che ormai si è trasformato in un macabro maxicantiere. Torniamo poi su agli scavi, dove quattro grosse scavatrici svolgono un lavoro certosino sotto la guida dei VVF, e dopo circa un’ora vengono ritrovate le ultime due vittime mancanti, l’una vicina all’altra.
Siamo di nuovo noi a occuparci di trasportarle a valle."