È indagato per omicidio stradale Matteo Di Pietro, il ventenne che ieri sera, alla guida di un Suv Lamborghini coinvolto nell’incidente a Casal Palocco, ha provocato la morte di un bimbo di cinque anni, Manuel Proietti, e il ferimento della madre e della sorellina. Il giovane è risultato positivo ai cannabinoidi.

Al vaglio dei pm capitolini, coordinati da Michele Prestipino, c’è anche la posizione degli altri quattro ragazzi presenti nell’auto: se venisse accertato che nelle fasi precedenti allo schianto stavano incitando il conducente e girando un video da postare sui social per una “challenge” online nei loro confronti potrebbe essere contestato il concorso.

Sarà inoltre effettuata una consulenza tecnica per accertare a che velocità stesse viaggiando il Suv. 

La madre, Elena Uccello di 28 anni, e l’altra bimba di quattro anni sono ancora ricoverate in gravi condizioni ma non in pericolo di vita. La piccola è stata trasferita al Bambino Gesù, la madre resta al Sant’Eugenio: ha contusioni ed è in forte stato di choc. 

L’INCIDENTE

Il fatto è avvenuto alle 15.45 in via Archelao di Mileto, all’incrocio con via di Macchia Saponara. La city car guidata dalla donna si è scontrata frontalmente con il Suv Lamborghini, preso a noleggio da due giorni: terrificante l’impatto, sulla strada non ci sono segni di frenata.

Secondo quanto ricostruito i ragazzi sul Suv stavano usando i telefonini per girare un video forse da utilizzare per una challenge su Youtube. A confermare l’ipotesi un filmato di 15 secondi finito in rete in cui un giovane afferma: «Secondo giorno in Lamborghini senza scendere dalla macchina, per adesso tutto bene». I cellulari dei ragazzi sono stati sequestrati. Il gruppo di youtuber si fa chiamare “TheBorderline” e la challenge pare consistesse nello stare 50 ore in Lamborghini.

Sono apparse subito disperate le condizioni del bambino, che all’arrivo dei soccorritori era già in arresto cardiaco. Gli operatori del 118 lo hanno rianimato, poi la corsa disperata, e purtroppo inutile, al pronto soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia, dove i medici hanno solo potuto constatare il decesso. Nello schianto è stata coinvolta anche una terza auto.

UNO DEI RAGAZZI SU IG

«Il trauma che sto provando è indescrivibile. Ci tengo solo a dire che io non mi sono mai messo al volante e che sto vicinissimo alla famiglia della vittima». Così, commentando tre ore fa un suo post sulla sua pagina Instagram, Vito Loiacono, uno dei ragazzi di The Borderline, il gruppo di Youtuber che sarebbe coinvolto nell'incidente.

LE TESTIMONIANZE

«Ero in casa quando ho sentito un botto terrificante e sono uscita, in pochi minuti è accorsa molta gente e c'era un ragazzo che prestava i primi soccorsi al bambino, provando a fargli la respirazione bocca a bocca. Non riuscivo ad avvicinarmi perché era una scena raccapricciante», è ancora scossa Lucia, una donna di 50 anni che abita a pochi metri da dove c'è stato l'incidente.

Sul marciapiede, dove ancora ci sono pezzi di carrozzeria blu della Lamborghini saltati via dall'auto durante l'impatto, un ragazzo porta un mazzo di fiori ai piedi di un albero, dove ci sono altri fiori, un pupazzo verde e una girandola arcobaleno.

«Abito qua da 45 anni, la macchina proveniva da una strada da cui non c'è molta visibilità - racconta ancora la donna -. Da quello che mi hanno raccontato alcuni vicini, i ragazzi sul Suv hanno provato a superare una macchina, andavano a grande velocità e hanno investito l'auto della signora che stava aspettando fuori dall'asilo».

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata