E' partito lo screening di massa in Alto Adige. Oltre 100mila altoatesini, in file composte, si sono presentati nei 184 presidi sparsi per il territorio per sottoporsi al tampone rapido.

A conclusione della prima giornata dello screening sono 103.580 le persone che si sono sottoposte al tampone rapido, quasi il 30% del target fissato dalla Provincia Autonoma di 350mila. L'1,5% è risultato positivo, i test di massa su base volontaria proseguiranno sabato e domenica.

Obiettivo della Giunta è testare tutta la popolazione di età superiore ai 5 anni, esclusi coloro che vengono regolarmente testati o che sono appena guariti dal coronavirus.

"E' l'unico modo per non restare in lockdown fino a febbraio", ha spiegato l'assessore alla Sanità Thomas Widmann. Un investimento da 3,5 milioni di euro che, spiega ancora Widmann, "è l'ultima chance per riprendere il controllo dell'andamento epidemiologico, localizzare gli asintomatici e avere un quadro reale della situazione".

Subito dopo i test la Provincia, zona rossa dall'8 novembre, punta a una riapertura graduale delle scuole: "E' un'assoluta priorità", ha spiegato il presidente Arno Kompatscher invitando la popolazione a partecipare a quello che definisce un "gesto di responsabilità".

(Unioneonline/L)
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