Ha scatenato mille polemiche il selfie di Matteo Salvini con Insigne e Callejon, giocatori del Napoli, e il vicepresidente della squadra Edoardo De Laurentiis, durante una visita del segretario della Lega a Castel Volturno.

Una foto che, forse, voleva sancire la pace con la città partenopea, anni fa oggetto di invettive partite proprio dalla bocca del leghista, tra cori da stadio carichi di insulti.

"Fino all'anno scorso ci chiamavano colerosi e terremotati", scrive un lettore a commento della foto.

Criticati anche e soprattutto i giocatori azzurri, "colpevoli" di aver accettato di farsi fotografare con il leghista, sorridenti e amichevoli. "Profonda vergogna per Insigne che da napoletano avrebbe dovuto rifiutare la richiesta di una foto da quest'uomo. Uno che mai ha rispettato la nostra identità e il nostro amore per Napoli". "Ma quello della foto con Salvini, è lo stesso Insigne a cui si vuole dare la numero 10, simbolo della napoletanità?".

Una discussione che ha costretto il Napoli a intervenire, e in modo tutt'altro che neutrale.

"Per una questione di educazione abbiamo incontrato e ascoltato ieri sera Matteo Salvini che soggiornava nel nostro albergo - ha scritto il club su Twitter - . Salvini voleva porgere le sue scuse per le dichiarazioni contro i napoletani fatte in passato. Non le abbiamo accettate ma lo abbiamo ascoltato volentieri".

(Redazione Online/D)

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