La procura di Velletri, vicino a Roma, ha emesso una decina di ordinanze di custodia cautelare, una delle quali riguarda Giampaolo Angelucci, uno dei più noti imprenditori della Sanità, in merito a una inchiesta su alcune cliniche della Capitale. Secondo quanto si è appreso, Angelucci avrebbe ottenuto gli arresti domiciliari. La procura contesta il reato di truffa ai danni della Asl.      

CONVENZIONI. Nel mirino della procura di Velletri le convenzioni di alcune cliniche della famiglia Angelucci con le Asl. Secondo quanto si apprende al centro dell'inchiesta ci sarebbe la clinica S. Raffaele Madonna della Letizia di Velletri. Le ordinanze emesse, oltre a quelle per gli Angelucci, riguarderebbero un dirigente della regione Lazio e due funzionari della Asl competente della zona dei castelli romani.  

ANGELUCCI. In una nota Giampaolo e Antonio Angelucci e la San Raffaele Spa, in relazione al provvedimenti cautelari emessi dall'autorità giudiziaria di Velletri, "pur ritenendo abnormi e sporzionate le misure poste in essere sottolineano la loro totale estraneità ai fatti addebitati e confidano di poter dimostrare a breve termine l'infondatezza delle accuse a loro rivolte". Giampaolo e Antonio Angelucci, agli arresti domiciliari per un'inchiesta su presunte truffe alla Asl Rm H circa alcune convenzioni effettuate con cliniche della zona dei castelli romani, nella nota "ribadiscono altresi di riporre piena fiducia nell'operato della magistratura".   

DOMICILIARI. Nell'ambito dell'inchiesta su truffe alle Asl, condotta dai Nas di Roma, è stato emesso n provvedimento anche nei confronti del direttore generale della Asl Rmh, ovvero quella che è competente della zona dei castelli romani, Luciano Mingiacchi. I carabinieri hanno notificato al dirigente un provvedimento di obbligo di dimora presso il Comune di residenza. Analogo provvedimento di obbligo di dimora presso il Comune di residenza è stato adottato nei confronti di tre dirigenti della stessa Asl Roma H. Risulta inoltre che siano stati destinatari di altri provvedimenti anche alcuni funzionari regionali, nonchè i proprietari e dirigenti delle Case di Cura sotto inchiesta. Secondo quanto si è appreso l'indagine condotta dalla Procura della Repubblica Velletri riguarderebbe anche l'attività della Case di Cura accreditata Villa dei Pini di Anzio.        
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