Riciclaggio di denaro, sequestrati beni per 106 milioni: c’è anche una villa in Costa Smeralda
Coinvolti nell’inchiesta quattro imprenditori romani(Ansa)
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I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito un provvedimento, emesso dal tribunale Sezione Misure di Prevenzione su proposta della Procura capitolina, con cui è stato disposto il sequestro per “sproporzione dei beni” del valore di oltre 106 milioni di euro, riconducibili a quattro imprenditori romani «ritenuti socialmente pericolosi». Tra i beni sotto sequestro anche una villa in Costa Smeralda.
Nel mirino degli investigatori «un'associazione per delinquere - spiega una nota - con l'aggravante di aver agevolato organizzazioni di tipo mafioso, dedita alla commissione di plurimi reati tributari, nonché a conseguenziali operazioni di riciclaggio, autoriciclaggio e reimpiego in attività economiche di denaro di provenienza delittuosa».
In particolare, le indagini condotte dal Gico, articolazione del Nucleo Pef, hanno fornito «elementi per configurare nei confronti dei soggetti coinvolti indizi di pericolosità sociale, alla luce del loro consolidato comportamento illecito - prosegue la nota della Gdf - emerso dai numerosi precedenti penali specifici, che ha consentito l'accumulazione di ingenti risorse economiche, idonee a sostenere un tenore di vita sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati».
Nel dettaglio, è stato eseguito il sequestro di unità immobiliari a Roma, Fiumicino e Olbia, autoveicoli (anche di lusso) e motoveicoli, orologi di valore ed opere d'arte (già sottoposti a sequestro penale nell'ambito delle pregresse attività svolte). Come detto, tra i beni coinvolti dal provvedimento emerge una villa con accesso diretto al mare a Porto Rotondo, in Costa Smeralda.
(Unioneonline)

