Cresce la polemica a Lodi per i bambini stranieri esclusi dalle mense di scuole elementari e medie.

Il nuovo regolamento del sindaco leghista Sara Casanova di fatto toglie la possibilità a gran parte dei bimbi stranieri di mangiare con i propri compagni e usufruire delle agevolazioni per la mensa.

Prevede infatti che gli stranieri, oltre all'Isee, debbano presentare tutta una serie di documenti dal proprio Paese d'origine (la certificazione patrimoniale, che attesti come la famiglia non possieda beni nello Stato da cui viene) che sono difficili da ottenere, e in alcuni Stati persino impossibili.

Sono oltre 200 i bambini colpiti finora, e un nutrito gruppo di genitori si è mobilitato contro il nuovo regolamento: "A tutti i bambini deve essere garantita la possibilità di avere pasti nutrienti", si legge nel comunicato.

Che sottolinea come la mensa rappresenti anche un importante momento di socialità nella vita scolastica. Gli stranieri costretti a portarsi i panini da casa, infatti, mangiano in un'aula separati dai loro compagni. "I bambini sono tutti uguali, non vogliamo credere che oggi, nel 2018, a Lodi non sia possibile trovare una soluzione giusta che non segreghi alcuni bambini rispetto ad altri".

È stata avviata una raccolta firme per cambiare il regolamento, e anche una raccolta fondi online per aiutare coloro che non si possono permettere la mensa a prezzo pieno: le donazioni hanno già superato i 17mila euro.

Per Matteo Salvini è solo un intervento "che colpisce i furbetti", mentre il Pd va all'attacco. E Renzi e Martina chiedono al ministro dell'Istruzione Marco Bussetti di prendere provvedimenti contro quella che definiscono "una vergogna da fermare".

Il ministro, dal canto suo, non si espone più di tanto contro l'alleato leghista: "Sono certo che si troveranno le giuste soluzione che tengano insieme i diritti dei bambini e i doveri delle famiglie di rispettare le modalità d'accesso ai servizi. Sono pronto a incontrare il sindaco per affrontare con lei la questione", ha detto.

(Unioneonline/L)
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