Quattro italiani su 10 sono favorevoli alla reintroduzione della leva militare obbligatoria, circa il 39%, anche se prevalgono i contrari, che sono il 48%. Tra questi ultimi sono compresi in maggioranza i giovani tra i 18 e i 34 anni e gli elettori del centrosinistra, il 64%, mentre tra i favorevoli si registra un'alta presenza di persone over 34 anni con un picco del 58% tra gli elettori di centrodestra.

È quanto emerge da un sondaggio elaborato da Swg, svolto dal 7 al 9 giugno su un campione rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.

Per il 43% degli intervistati le fila dell'esercito italiano sono adeguate, mentre per il 29% andrebbero potenziate in quanto contano su un numero troppo limitato di militari.

Le soluzioni avanzate per mantenere o raggiungere un organico idoneo sono: aumentare gli stipendi (per il 34%), promuovere le forze armate nelle scuole (29%), reintrodurre la leva obbligatoria (28%). Vengono affrontati poi i temi della questione di genere e della cittadinanza.

Tra coloro che sono favorevoli alla reintroduzione della naja, il 79% ritiene che dovrebbe coinvolgere anche le donne, mentre non emerge una posizione dominante sull'opportunità di estendere la leva anche ai cittadini stranieri dotati di permesso di soggiorno, con una divisione pressoché equa tra favorevoli (48%) e i contrari (52%). Infine, un ultimo dato riguarda la spesa militare per la difesa. Il 46% degli italiani sostiene che dovrebbe essere mantenuta stabile, il 25% diminuita e solamente il 13% aumentata. 

(Unioneonline/l.f.)

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