Via libera del Cipess al progetto del Ponte sullo Stretto. Lo fa sapere il Mit.

L’opera, al centro di un lungo percorso fatto di frenate e cause milionarie ancora pendenti, sarà interamente finanziata con fondi pubblici, per un valore totale di 13,532 miliardi.

Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, presieduto dal presidente del Consiglio dei ministri, ha dato oggi il via libera al progetto definitivo, che comprende «un’articolata documentazione presentata dal Ministero delle infrastrutture e trasporti. 

«Sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo. Una infrastruttura del genere è un acceleratore di sviluppo», ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, durante il Cipess. Salvini ha anche ringraziato chi in passato ha creduto al collegamento tra Calabria e Sicilia, citando tra gli altri Silvio Berlusconi.

«Mai nella lunga storia dell'opera si era arrivati ad una fase approvativa così avanzata», viene poi sottolineato dal ministero, ricordando che «il Ponte è un capolavoro ingegneristico da record mondiale», dalla campata unica della lunghezza di oltre 3 chilometri e larghezza di oltre 60 metri, che ospiterà 6 corsie stradali e due binari ferroviari, dall'altezza delle torri di quasi 400 metri.

Previsti sei anni e mezzo per i lavori e il collaudo (si prevede di partire a settembre-ottobre, primo attraversamento nel 2032-2033), poi il Ponte sarà aperto al traffico di treni e auto h24 per 365 giorni all’anno, «garantendo un più efficiente, sicuro e moderno sistema di collegamento tra la Sicilia, la Calabria e il resto del Continente», con una riduzione dei tempi di attraversamento considerevole.

«Oggi i treni ci mettono tra i 120 e 180 minuti, si scenderà ai 15 minuti. Su gomma dipenderà dal periodo, ma il tempo medio tra i 70 ai 100 minuti si ridurrà a 10 minuti. Ci sarà quindi un enorme risparmio ambientale grazie alla riduzione di CO2», ha spiegato in conferenza stampa Salvini, «emozionato» dopo il via libera al progetto.

Ci sarà anche «la metropolitana dello Stretto con tre fermate di metropolitana sul fronte messinese che collegheranno i passeggeri», ha aggiunto Salvini, sottolineando che ci lavoreranno aziende di tutta Italia e che «la prima regione per coinvolgimento di aziende sarà la Lombardia».

Sono «120mila» i posti di lavoro stimati, tra diretto e indiretto. E la filiera dei lavori sarà «impermeabile» alle infiltrazioni mafiose, ha assicurato Salvini, che saranno monitorate «costantemente, h24». Il vicepremier ha sottolineato il fascino del progetto, «il ponte a campata unica più lungo al mondo», e si è detto sicuro che sarà «un acceleratore di sviluppo e una parte della soluzione dei problemi del mezzogiorno d'Italia se verrà ultimata l’Alta velocità che si sta concludendo sulla Salerno Reggio Calabria».

Ma sull’opera già si preannuncia una pioggia di ricorsi. L'opposizione, le associazioni ambientaliste e il comitato cittadino messinese «Invece del ponte» ribadiscono il loro no, e in particolare il comitato spiega che da oggi potranno «finalmente» partire i ricorsi. Lancia l’allarme anche Giusy Camini, sindaca di Villa San Giovanni, il Comune che si trova dalla parte calabrese dello Stretto: «Abbiamo sempre espresso una contrarietà a questo progetto definitivo approvato. Riteniamo che la fase degli studi da noi richiesta doveva essere anticipata perché solo questo avrebbe dato alla comunità la serenità. C'è a rischio la sopravvivenza della città di Villa San Giovanni per un cantiere che impatta l'intero territorio comunale dividendolo in due parti, un cantiere rispetto al quale la città non è oggi preparata. La tutela della città viene prima di tutto».

Giorgia Meloni, dal canto suo, dichiara che «la riunione odierna del Cipess segna una tappa fondamentale nell'azione di questo governo», infatti per la premier è «quasi superfluo dire» che il Ponte sullo Stretto è «un’opera imponente e all’avanguardia, strategica per lo sviluppo di tutta la nazione, un investimento sul presente e sul futuro dell'Italia», che sarà così «più connessa, competitiva e coesa».

(Unioneonline/L)

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